La fruizione di contenuti per adulti è diventata estremamente facile col passare del tempo, grazie, in primis, alla grande rete telematica. La diffusione di quest’ultima su larga scala ha favorito la possibilità di accadere al mondo dell’entertainment per adulti a milioni di persone in tutto il mondo, che sino a qualche lustro fa erano restie per motivi che riguardavano la loro privacy.
Recarsi in edicola, in una videoteca o in un sexy-shop per acquistare prodotti legati all’industria del mondo per adulti rappresentava un ostacolo per molti soggetti, che temevano di non essere ben visti dalla propria comunità o dall’edicolante, quest’ultimo molto spesso conosciuto in quanto residente nel proprio paese. Se da un lato internet è stato, in un certo qual modo, un paladino per vivere liberamente le proprie fantasie sessuali, dall’altro ha creato – in alcune persone – una problematica di non poco conto nota come “dipendenza da cybersex”.
Va precisato che rispetto ad altre forme di intrattenimento virtuale connesso alla sfera sessuale (ci si riferisce perlopiù ai siti per adulti, ai contenuti scritti, ad esempio i libri Harmony, o ad audio come questi racconti erotici da ascoltare diffusi da portali come ninalove.it) i siti di incontri o le piattaforme come OnlyFans rappresentano un rischio molto più serio di dipendenza da cybersex in quanto implicano un coinvolgimento maggiore e il contatto con altre persone.
Le ricadute che può avere la dipendenza da cybersex
Prima di addentrarci nei disturbi che possono manifestarsi a causa di un “abuso” di contenuti hard afferenti ai portali summenzionati, è utile sapere quali sono i comportamenti che, in molti casi, si possono manifestare in un soggetto che è ostaggio di una dipendenza. Nel caso di qualunque sostanza – come ad esempio alcol, tabacco o droghe – il soggetto tenderà ad assumerla per attenuare gli eventuali sintomi causati dall’astinenza, in molte circostanze aumentando significativamente le dosi assunte.
Tutto ciò avviene nonostante il soggetto sia conscio del problema, avverta la necessità di dover interrompere la propria dipendenza ma per motivi principalmente mentali (fisici nel caso di alcune sostanze stupefacenti) non riesce nel suo nobile intento. Ed è per questo motivo che è fondamentale rivolgersi ad un professionista e cercare di porre fine alla propria dipendenza, accettando, in più di un caso, un percorso di non breve durata.
La dipendenza di cybersex, per quanto ovvio, riguarda in primis la sfera emotiva e mentale, ma ha ricadute sia dal punto di vista fisico che economico. Una “malattia”, quindi, che va affrontata al pari di qualunque altra dipendenza, che si manifesta con un prevalente desiderio di condurre la propria vita sessuale solo virtualmente e porta, non di rado, i soggetti che ne soffrono ad estraniarsi dalla vita sociale.
Come si manifesta la dipendenza da cybersex
Questa dipendenza si manifesta principalmente con l’abuso di attività legate all’autoerotismo online come chat erotiche, videochiamate hot, sesso virtuale tramite webcam o chiamate telefoniche. La maggior parte delle persone, probabilmente, avrà vissuto una di queste esperienze nella propria vita, che rientrano in un normale processo della scoperta del sesso o della conoscenza di una persona.
Il problema si palesa nel caso in cui le summenzionate attività diventano prevalenti o addirittura esclusive per vivere la propria sessualità, creando una dipendenza al sesso virtuale che comporta, nella maggior parte dei casi, rilevanti problemi di natura psicologica, talvolta palesati dall’incapacità di allacciare relazioni sociali e vivere il sesso solo ed escluviamente davanti ad uno schermo di un pc, tablet o smartphone.
Chi soffre di questa dipendenza trova conforto in alcune sensazioni come la possibilità di evadere dai problemi della quotidianità e poter esternare fantasie e desideri difficilmente realizzabili nella vita di tutti i giorni, ma al tempo stesso può soffrire di altre problematiche come, ad esempio, la masturbazione compulsiva (che nell’uomo può generare, nel lungo periodo, problemi di erezione del pene) e la ricerca ossessiva di materiale online per appagare la propria libido. Una serie di comportamenti che, talvolta, creano un senso di vergogna capace, poi, di tramutarsi in forme depressive e mancanza di autostima.